Lotta alla zanzara tigre
Ultima modifica 23 aprile 2024
La zanzara tigre è un insetto appartenente alla famiglia Culicidae, diffusosi in Italia e in Europa dagli anni novanta in poi. È lunga dai 2 ai 10 millimetri, vistosamente tigrata di bianco e nero, e punge, a differenza delle zanzare comuni, durante il giorno e non solamente all'alba o al tramonto.
La zanzara tigre ha un limitato raggio d'azione (meno di 200 metri), perciò i luoghi di deposizione delle uova, generalmente contenitori con piccole quantità di acqua, sono vicini a dove si nota la presenza di zanzare. La zanzara tigre può costituire un veicolo di trasmissione di alcune malattie virali, come la febbre da Chikungunya e la Dengue perché pungendo un soggetto malato la zanzara si infetta e contagia a sua volta una persona sana.
Considerato che ormai da qualche anno nel fondovalle valtellinese si verificano condizioni climatiche favorevoli alla diffusione del fastidioso insetto, il Comune di Tirano, nel periodo da maggio a settembre, effettua una campagna di lotta contro la diffusione della zanzara tigre sul territorio comunale, che prevede:
- la realizzazione di interventi di disinfestazione preventiva a cura di una ditta specializzata, consistenti in trattamenti larvicidi ecocompatibili con cadenza quindicinale della tombinatura su area pubblica, all’interno e in prossimità delle zone più sensibili e frequentate come parchi, piazze e scuole;
- la distribuzione gratuita alla cittadinanza di pastiglie antilarvali ad uso domestico (fino a esaurimento scorte);
- posizionamento di alcune “bat-box” nei parchi cittadini: si tratta di casette in legno con funzione di rifugio per pipistrelli, mammiferi molto utili per l’ecosistema e anche per la lotta contro la zanzara tigre. E' stimato infatti che ogni pipistrello sia in grado di nutrirsi fino a quasi un migliaio di zanzare per notte.
Comportamenti da tenere per ridurre la diffusione della zanzara tigre
La lotta alla zanzara tigre non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento dei cittadini che devono mettere in atto semplici misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza che rappresentano l’80-90% delle aree a rischio di infestazione.
In orti e giardini: coprire con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere ben tese, tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana da irrigazione (cisterne, secchi, annaffiatoi, bidoni e bacinelle).
In cortili e condomini:
- pulire un paio di volte all’anno tombini e pozzetti;
- applicare una zanzariera a maglia fine sopra il tombino per impedire alle zanzare di deporvi le uova;
- durante la stagione umida, trattare ogni 15 giorni circa i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi (acqusitabili in tutti i consorzi agrari);
Nelle grondaie: verificare che siano pulite e non ostruite.
Nei cimiteri: introdurre il prodotto larvicida nei vasi di fiori freschi o sostituirli con fiori secchi o di plastica.
Nei sottovasi: non far ristagnare acqua al loro interno e, se possibile, eliminarli, altrimenti inserire dei fili di rame.
Negli abbeveratoi di animali: cambiare quotidianamente l’acqua e lavarli con cura.
In primavera e nei mesi più caldi: risulta utile effettuare trattamenti larvicidi nelle aree umide delle zone maggiormente infestate (fognature, luoghi di ristagno e raccolta acqua piovana, ecc.), da ripetere dopo ogni evento piovoso.